Non sempre essere figlie di un re significa avere una vita piena di sballo e figate, è questo il caso di Arianna, figlia di Minosse, un po’ annoiata a palazzo perché non le succede nulla di interessante e potete immaginare bene quindi il suo tumulto interiore quando si presenta il baldo Teseo a corte con la volontà di uccidere il bastardo minotauro che infesta il labirinto di Creta.
Quel furbone di Teseo ovviamente si accorge subito che Arianna è tutta un bollore e sa bene che tenersi buona la figlia del re può solo tornargli utile ed è così che inizia a fare il provolone. Nel giro di qualche giorno Arianna è cotta lessa di Teseo ed è disposta a tutto per stare con lui, ed è anche per questo che decide di dare al suo amato il gomitolo che riuscirà a salvarlo e a farlo uscire vivo dal labirinto. Ovviamente questa vittoria viene portata in un piatto d’argento a papà Minosse al quale Arianna chiede subito di poter partire con Teseo.
Teseo, che coglione non era, sa che non può pisciare Arianna subito e quindi se la porta via in barca nella quale passano 2 notti di fuoco, fino a che un giorno, mentre Arianna dorme vede in lontananza un’isola, l’isola di Nasso, e decide di cogliere la palla al balzo, fermare la nave e abbandonare Arianna dormiente sulle spiagge dell’isola e scappare via con la sua nave.
Da questo triste abbandono, nasce il detto:”piantare in asso”, la N di Nasso si andò perdendo negli anni, ma la tristezza di Arianna per quella dipartita senza pietà è rimasta fino a oggi.