La via lattea e gigli: cos’hanno in comune?

Photo courtesy of Elena Koycheva

Alcmena era un’umana moglie di Anfitrione, si narra che Zeus le sbavasse dietro da una vita e che non aspettò altro che il marito partì per la guerra per assumere le sembianze di Anfitrione, intrufolarsi in casa e con l’inganno accoppiarsi ripetutamente con la pora Alcmena che ovviamente ci casca con tutte le scarpe.

Un inganno oserei definire molto tipico di Zeus e che, come al solito, ebbe come risultato un pargolo molto famoso: ERCOLE. Il bimbo ovviamente non fu per niente ben accolto, nè dal marito di Alcmena, nè tanto meno da Era, moglie di Zeus, che era incazzata nera per l’ennesimo tradimento di Zeus. Tuttavia quest’ultimo non era solito abbandonare i figli-danno che procreava ma anzi voleva proteggerli e così escogitò un altro inganno per riuscire a rendere quel piccolo Eracle un semidio immortale. Fu così che Zeus aspettò che sua moglie Era si addormentasse per appoggiare sul suo seno Eracle e permettergli di bere il latte di Era, in questo modo sarebbe potuto diventare immortale. Ma come tutti sappiamo, il piccolo Eracle era nato con una forza decisamente fuori dal comune e non appena iniziò a succhiare il latte dal seno di Era, quest’ultima si sveglia di soprassalto per la forza con cui il bimbo le strinse il capezzolo.

Svegliata quindi di soprassalto Era si alza di scatto e allontana istintivamente Eracle da sè, facendo questa mossa un po’ del suo latte fuoriuscì e cadde dall’Olimpo: il latte disperso in cielo si trasformò nella via Lattea, le gocce di latte che caddero invece fino in terra si trasformarono in meravigliosi gigli bianchi.

Photo courtesy of Elena Koycheva
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