L’origine della menta

Myntha era una ninfa sensualissima, nata nelle acque di Cocito, un fiume affluente dell’Archeronte che bagnava gli inferi. Fu proprio infatti mentre nuotava in queste acque, facendo un pop-porno femme fatale, che conobbe Ade e divenne sua amante assidua.
Chiaramente questa lussuriosa frequentazione rimase ben poco nascosta alla moglie di Ade, Persefone, la quale infuriata come un demone si scaglia contro Myntha, che però non era esattamente un tipino tranquillo e docile motivo per cui reagisce alle urla di Persefone gridandole a sua volta:”ah Zì, mica è colpa mia se sono una bomba del sesso e faccio impazzire tuo marito mentre con te si annoia di brutto”. Ovviamente mai parole furono più precise per scatenare ancora più l’ira di Persefone che infatti per punire aspramente la ninfa la trasforma immediatamente in una pianta – la menta – “insulsa a suo dire” con foglie banali e poco particolari e chiede l’aiuto di Demetra, della dell’agricoltura e dei raccolti, affinché la pianta non faccia mai frutti e da essa non nascano mai fiori di cui si possa godere.
Ade, dispiaciuto per l’amara punizione inflitta dalla moglie chiede aiuto al fratello Zeus, che concede alla giovane menta appena nata di portare sempre con sé la freschezza della gioventù che aveva quando ancora era una ninfa.
