Photo courtesy of Kinfolk – Charlie Schuck Photography

Dicono che nascere boni come il panico sia una benedizione ma non so in effetti se potrebbe affermare altrettanto la giovane Io, donna di straordinaria bellezza che veniva costantemente importunata da baldi giovani per quanto era bona. E non era certo passata inosservata a quell’allupatone di Zeus, che totalmente incapace di tenersi il soldatino nei pantaloni decide di escogitare un piano per farsela, volontariamente ignorando il fatto che Io fosse la sacerdotessa del tempio di sua moglie Era.

Zeus da bravo viscido la gioca sporca, va da Io dicendole:”zia io lo so che ti rompono il cazzo di continuo, che non ne puoi più di tutte queste dickpic, ma non ti preoccupare, ci penso io, ti porto su una bella baita in montagna, lontano da tutti”. La fanciulla, scema non era, e risponde a Zeus con un grande bel dito medio. Il re dell’Olimpo prova quindi ad afferrarla ma Io scappa, inizia a correre velocissima e Zeus stanco di rincorrerla si tramuta in nube e a suon di vento, pioggia e lampi, ingloba la fanciulla e se la insifona.

Dall’alto dell’Olimpo Era vede lampi e fulmini e capisce che il marito sta combinando qualcosa di losco, si precipita quindi verso la nube cercando di capire con chi questa volta la stia cornificando. Ma Zeus, ormai esperto di tradimenti, percepisce che la moglie sta arrivando e per cercare di coprire il misfatto trasforma Io in una vacca bianca dicendo:”vedi? NON STO FACENDO NIENTE, PULISCO LE VACCHE, VEDI? NIENTE EH NIENTE”.

Photo courtesy of Alexandra Von Fuerst

Ma Era conosce suo marito come le sue tasche e lo sa che sotto c’è qualcosa, pertanto gli fa:”ah sì? non stai facendo niente?! Benissimo, allora non ci saranno problemi se ti chiedo questa vacca bianca come animale domestico a uso personale”. Zeus ovviamente, tra un porcone e l’altro è costretto a concedere l’animale alla pora Era, che altrimenti avrebbe avuto un’ammissione di colpa in direttissima, e conscia del fatto che qualcosa non torni in quell’animale decide di farlo sorvegliare giorno e notte da un gigante dai cento occhi, che riposavano alternandosi, così la vacca era sempre sotto osservazione.

Zeus chiaramente è costernato per aver condannato la bella Io a una vita da vacca ai domiciliari, decide quindi di escogitare un nuovo piano per liberarla: chiede quindi a Ermes di andare a liberare la fanciulla. Er poro Ermes, se accolla sta patata bollente, si traveste da pastore e trovatosi davanti al gigante dapprima prova ad addormentarlo suonando il flauto di Pan, me niente quello non dorme. Ermes decide quindi di fare un secondo tentativo raccontandogli la storia di come nasce il flauto di Pan e il gigante si annoia così tanto che tutti i suoi 100occhi si addormentano e in quell’istante Ermes uccide il gigante e fa scappare di corsa la povera Io.

Era si accorge, troppo tardi, dell’uccisione del gigante Argo, e addolorata per la sua morte così violenta decide di salvare almeno i suoi 100 occhi attaccandoli alla coda del pavone per permettergli così di poter continuare almeno a osservare il mondo.

Photo courtesy of Elena Koycheva

(Visited 75 times, 1 visits today)

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *